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strani e affamati

di Giuseppe Felici rossointoccabile

 

continua

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da Agents of W.H.O. (?) 2

 

 

 

nessuno monterà sopra di noi se prima non avremo piegato la schiena

Martin Luther King

 

 

Selandiar. Uffici del rappresentante Titano.

Il clima è tropicale, l'umidità elevatissima. Il sistema di controllo ambientale settato per far sentire fin troppo a loro agio gli ospiti.

L'alleanza fra i cotati e gli eterni di Titano è di antica data. Il monastero dei Preti di Pama su Titano è uno dei più antichi del cosmo.

Eppure è ancora necessaria la massima prudenza quando si incontrano.

I cotati sono in guerra con i kree dall'alba dei tempi, cacciati quasi totalmente dal loro pianeta d'origine ed esuli fra le stelle. Anche gli eterni di Titano sono esuli. Alcuni, pochi di loro, ricordano ancora la vita prima di Titano. Sono pochi a ricordarla perché quasi tutti sono stati uccisi dal figlio del loro primo tra gli eguali.

Il figlio del loro Mentore: Thanos. È un pericolo che aleggia ancora su di loro e li rende vigili e prudenti.

La prudenza è una delle cose che lega maggiormente queste due specie. Su questo aspetto, molto più che su altri, godono di una piena comprensione reciproca.

Qui siamo nella capitale virtuale del cosmo. Molto virtuale, poiché poche sono le specie che fanno ciò che qui si decide.

È comunque un centro diplomatico senza uguali nello spazio conosciuto. E di cambiamenti politici rilevanti per tutto il settore si parlerà qui dentro.

Demeytir di Titano fissa i suoi interlocutori. Tre alberelli semoventi con braccia e gambe. Non c'è nessun'altro nella stanza. Nessuno che non sia capace di nascondersi da quattro telepati di enorme potenza. Nessuno parla non ne hanno bisogno.

*Il pianeta è pronto* comunicano i Cotati.

*Adam ne sarà felice. *

Basta. Il resto sono chiacchiere, piccole comunicazioni e un paio di trattati commerciali. Ma a noi interessa poco di questo.

 

Selandiar. Stesso complesso a non molte stanze di distanza.

Pamela Douglas si guarda intorno. La stanza lussuosa in cui si trova può a stento essere definita un ufficio. Un ufficio secondario della delegazione Titana, in effetti, dato in uso a un osservatore. Delagata di quella che, a tutti gli effetti, è considerata una potenza politica non territoriale. Non che si illuda, considerano prudente aver contatti con la Guardia perché detengono le Gemme.

Nessuno si illude che sia altrimenti. E preferiscono che a parlare per loro sia qualcuno che non porta le Gemme.

Resta evidente che non andranno mai oltre lo stato di osservatori senza un territorio da rappresentare, ma trovarsi lì da loro dei vantaggi, un luogo in cui stringere alleanze, discutere accordi, sorvegliare i nemici e avere una percezione del vento che tira. Esattamente le stesse ragioni per cui sono stati ammessi.

La delegazione che entra è costituita di soli kree. Sono alleati.

Due sono padre e figlio. Falzon entrambi. Non rappresentano la stessa fazione.

Riceverli insieme, seppur per un incontro preliminare è un azzardo.

Chiameremo le fazioni con i loro corrispettivi terrestri, selezionati per somiglianza, spesso molto vaga. È più semplice che spiegare ogni volta con un saggio di 2000 pagine cosa sostengono e quali sono i loro valori.

Qui sono rappresentate le fazioni pacifista, comunista, repubblicana (che partecipa del governo transitorio, seppur contraria al potere dell'Intelligenza Suprema, che, sostengono, dovrebbe avere solo un ruolo consultivo) ed integrazionista (pace razziale tra rosa e blu e rientro sul pianeta dei Cotati). Una combinazione esplosiva, in potenza.

*Coraggio. Ce la puoi fare* Pensa, mentre sorride loro facendo segno di accomodarsi.

 

Un universo tasca appena dietro la realtà.[i]

Questo mondo è freddo e oscuro, fatto per i protetti di Nyarlathotep, non per gli umani e i loro dei.

Per questo è incistato nel regno d'oscurità di Kalì. Fino a che questo regno era occupato dal potere di Colui che Dimora nell’Oscurità erano in campo vecchi accordi, trattati di scambio o quel che fanno le creature del buio per garantire i loro domini.

Accordi transitori, su cui si può far poco conto ma comunque accordi. Il permesso di costruire la propria tana in un dominio accessorio, una provincia conquistata con il sotterfugio e la pazienza ed approfittando del disinteresse degli dei degli umani per ciò che travalica il piano umano.

Ora quel dominio è perso, ma la dea non si è occupata di far sloggiare gli intrusi, più concentrata sui piani del suo avversario più evidente. Ha però incaricato un suo servitore di occuparsene. Un uomo cui ha concesso poteri al di sopra di quanto un uomo potrà mai aspirare.

O almeno crede.

Fatto sta che Sudario, appena insediato nel suo nuovo incarico, ha cominciato a studiare le protezioni di questa cisti purulenta. Di qui irradia malvagità pura.

Si è lasciato distrarre dai suoi interessi terreni, non potendo o volendo abbandonare la sua vita[ii].

Ma testare le protezioni e le barriere di questo mondo artificiale, tenuto stabile dalla volontà del suo creatore, è rimasta una delle sue priorità.

Poco fa ha sentito una perturbazione, la barriera che teneva stabile quel mondo si è indebolita, qualcuno l'ha penetrata e ha impegnato il signore di questo luogo.

Sudario ha subito usato il controllo che possiede della materia del regno di Kalì per saltare nel mondo di Nyarlathotep e ciò che si trova davanti è sorprendente anche per lui.

Malgrado la sua signora sia Kalì, malgrado l'impegno che si è preso, lui è più abituato alla malavita, al massimo alle grosse organizzazioni terroristiche come quella del Teschio Rosso o dittatori tecnologici stile Destino.

Davanti a lui c'è un gigantesco fascio di cavi organici che sono aggregati in un aspetto vagamente antropomorfo. Un mostro gigantesco che sembra qualcosa a metà tra una sezione tridimensionale e un corpo rovesciato dentro-fuori.

Sta sparando dei raggi rossi dalle mani contro 5 figure nettamente più piccole. Attorno a loro tutto è vetrificato. L'energia viene deviata da un oggetto che ruota a velocità impressionante. Un martello, deduce Sudario, riconoscendo il dio che l'impugna.

Stallo.

Sapendo il rischio che corre, dato che percepisce e intuisce il potere dell'avversario, Maximillian Quincy Coleridge estende la sua cappa d'ombra tra i contendenti, deviando su un altro piano dell'esistenza la colossale energia dei raggi.

Una voce tonante sovrasta il fragore della battaglia. - Deh, messaggero del caos strisciante, sei stato pesato e misurato e sei stato trovato manchevole. Misurati ora con pieno potere di un vero dio di Asgard. - Veloce come il lampo Thor parte contro l'avversario, vola sopra di lui e lo colpisce col pieno potere del Mjolnir.

Nyarlathotep avvampa di fiamme violacee e i viticci che lo compongono paiono accartocciarci su se stessi.

Le fiamme sembrano presto estinguersi, ma una serie di lampi in rapida sequenza si abbattono sul gigante, accompagnati da potenti raffiche energetiche che provengono dagli altri dei. Le dimensioni del demone diminuiscono e il suo aspetto diventa sempre più simile a quello di un uomo dalla pelle scura, a volte vestito di neri abiti moderni, a volte di sgargianti abiti antichi, per lo più egizi, di varie epoche.

Poi, con il boom dell'aria che riempie il vuoto, svanisce.

Intanto Sudario si è avvicinato alla battaglia. - Presto, senza il suo potere a mantenere la bolla questo universo collasserà su se stesso con tutto ciò che contiene. - Allarga la sua cappa d'ombra per raccogliere tutti gli dei e proprio in quel momento l'universo svanisce.

 

Sistema gramosiano

La scena è topica. Su un asteroide abbandonato un colosso dalla pelle rossa e nera, vestito solo di un'armatura minimale color argento sta usando una delle forze fondamentali dell'universo per scavare grandi quantità di rocce, così da arrivare in tempo per salvare eventuali sopravvissuti del disastro che si è appena svolto nelle gallerie.

Il mondo si è mosso, come se un colosso si girasse nel sonno, e tutto è crollato.

In lontananza si intravvedono delle stelle il cui movimento è troppo veloce per essere naturale, segno che le squadre di soccorso, con le astronavi, stanno arrivando.

In questa situazione l'apparizione di un condotto luminoso, perfettamente definito ad un lato mentre l'altro sembra quasi perdersi nell'infinito, un'apparizione, intendiamoci, silenziosa e non con un colossale boom, poiché comunque nello spazio siamo, sarebbe davvero appropriata.

Il blando sfarfallio della realtà che porta una decina di figure sulla superficie dell'asteroide è di gran lunga meno coreografico, ma perfettamente funzionale.

Sono figure imponenti, anche i più piccoli di loro emettono come un'aura di incommensurabile potenza.

La prima donna è alta, slanciata, il fisico perfettamente scolpito che solo chi pratica una qualche forma di arte marziale può vantare, con muscoli allungati e guizzanti, perfettamente definiti.

Il cranio è rasato e sulla fronte sfoggia una gemma. Indossa una tuta aderente completamente bianca, non fosse per una bordatura azzurra che costituisce la spallina del braccio che rimane libero e una sorta di ampio bracciale in fondo alla manica intera sul braccio opposto e i bassi stivaletti.

Anche nel caso delle gambe una è scoperta e l'altra coperta.

Il gigantesco colosso verde è imponente al di la della sua stazza. Nelle sue varie incarnazioni è stato anche più grosso. Indossa un completo viola aderente che lascia libere solo le braccia e il volto. Il tutto completato da stivali alla pirata e mantello dello stesso colore. Il mantello è fermato da una grossa spilla dorata a forma di teschio zannuto. Attorno ai polsi ha dei bracciali dorati e sulla fascia dorata che gli avvolge i fianchi c'è un altra teschio, con le ossa incrociate come nel più classico dei Jolly Roger.

Al suo fianco, non meno imponente, un gigante purpureo, con coda, piccole ali membranose alle caviglie, sottili antenne sulla fronte. Placche protettive viola e guanti e stivali metallici.

Un altro con un costume bianco e blu, la casacca, con un paracollo molto alto, è stretta alla vita da una fascia. Al di sotto sporgono due lunghe strisce di tessuto. Dalle ampie maniche spuntano le braccia, nude.

L'altra donna è alta, muscolosa, dalla pelle verde e i capelli neri. Malgrado indossi una tuta attillata di maglia verde il suo aspetto è terribilmente letale.

Il troll che si nasconde dietro le sue gambe è piccolo, seminudo, con gambe e piedi pelosi. Fuma un colossale sigaro.

L'ultima donna ha i capelli argentei, con qualche striscia nera. Indossa una tuta aderente viola e porpora, con due spalline estremamente grandi, quasi un abito da cerimonia invece che una tuta da combattimento.

Davanti a tutti un uomo dalla pelle dorata, con un costume rosso, con monili d'oro e una gemma verde sulla fronte.

- Sbrighiamoci. -

 

Limbo.

Caduti dentro questo regno mutabile direttamente dal loro quartier generale gli agenti della non ancora rinata Weird Happenings Organization impiegano alcuni istanti a rendersi conto di cosa hanno davanti a loro.

Una distesa che, se non fosse per il suo aspetto profondamente arido, si potrebbe definire nebbiosa, nella quale si intravedono parti di un deserto roccioso profondamente aspro.

In mezzo, ancora fumante, un cumulo di viticci, quasi intestini pelosi guizzanti ed irti di bocche zannute e peduncoli con in cima occhi.

Accanto, pericolosamente accanto, un gigante rossiccio, vestito di oro e rosso. Non molto lontani quattro figure apparentemente umane e un gigante violaceo che risale la parete di un burrone.

Le quattro figure apparentemente umane sono: una donna molto giovane, bionda, con due lunghe corna sulla testa e un'armatura lucente che la copre quasi integralmente; una donna dai capelli rossicci, con una tuta aderente azzurra e un giacchettino corto di pelle; un uomo biondo, esile, vestito di nero, il suo occhio sinistro apparentemente sta brillando e una donna, giovane anche lei, coi capelli rossi e rivestita da una tuta rossa aderente.

-Rachel. - Alistaire Stuart quasi sussurra il nome. - Bene banda, al soccorso. E qualcuno raccolga Widget, non è detto che non ci sia utile per andarcene di qui. -

Mentre la W.H.O. scende il crinale gli altri si riprendono dalla sorpresa dell'apparizione della creatura dai molti angoli.

Ma anche la creatura si riprende e attacca con violenza. Due teste cercano di ingoiare Belasco, che oppone energie selvagge e le due teste avvampano. Diventando 4.

Il Limbo è un luogo strano, in cui le barriere tra i mondi e il concetto stesso di realtà sono oggetti opinabili.

Qui è possibile che Belasco, che è stato a lungo signore di questo luogo e che da qui ha cercato spesso di evocare gli dei esterni suoi signori sacrificando loro anime pure, riesca nel suo intento, seppur per un periodo limitato, con una semplice preghiera.

Del resto le creature dai molti angoli sono così chiamate perché non possono penetrare totalmente nel nostro universo quadridimensionale e noi ne percepiamo solo una sezione. Nome altisonante per una realtà banale.

Pochi sono coloro che si arrogano il potere di combatterle da soli e Belasco è utile ai suoi dei, essendo se non l'unico, il più potente dei loro fedeli.

Quando il tessuto stesso della realtà inizia a squarciarsi e il dio esterno adorato dall'ex signore del limbo comincia penetrare nel regno mutevole scagliando migliaia di tentacoli affilati contro il groviglio di intestini zannuti Magik si guarda intorno ed Elsa e Gertrude Bloodstone, Alistaire Stuart, Pete e Romany Wisdom, Dazzler, Longshot, Rachel Summers e Widget svaniscono, assieme a lei, dentro dischi di un bianco abbagliante che si formano sul terreno.

 

Sistema gramosiano.

Dragoluna e Sundragon si siedono a una certa distanza l'una dall'altra. Per alcuni istanti non succede niente, poi le rocce iniziano a sollevarsi e a disperdersi nello spazio. La blanda gravità dell'asteroide può poco per trattenerle.

Gamora attacca i soldati e le guardie e li disarma in pochi minuti. Nessuno riporta danni significativi. Qualche naso rotto, qualche costola incrinata. Una decina restano addirittura coscienti.

Drax e Acquario si avventano su Mercurio. A dir la verità Drax si avventa su Mercurio, ma nessuno degli attacchi del gramosiano va a segno e il caos termodinamico che costituisce il suo potere sembra disperdersi nel nulla.

I colpi del guardiano invece sono devastanti.

Forte del suo potere Mercurio ha fronteggiato più volte Thor stesso, cavandosela più che onorevolmente. Senza di esso soccombe al settimo pugno in faccia.

Contro Drax è certamente un buonissimo risultato.

Darkoth, Pip e Warlock si muovono tra le rocce che si involano nello spazio recuperando morti e feriti. Li consegnano all'innumerevole schiera di androidi che escono ed rientrano dalla luminosità del teletrasporto interstellare portando lettighe.

Quando la squadra di soccorso con le astronavi arriva trova i soldati legati, Mercurio ancora svenuto, una larga porzione di gemma è esposta ai rigori dello spazio. Sulla gemma è inciso un messaggio. “Basta con il traffico di schiavi o torneremo”.

 

Base della Guardia. Orbita di Plutone.

Chino sulla console Adam Warlock sta scrivendo un messaggio. Nella stanza brillano le luci di un allarme generale.

- Penetrazione ripetuta di livello alpha nel Limbo. Pareti della realtà a rischio. Lascio il portale aperto in una sola direzione. Appena arrivate seguiteci. Potenza di fuoco massima. -

Lui, Gamora e Darkoth attraversano il disco luminoso sulla parete e svaniscono.

 

Stella d'oro

Capiamoci, nessuno scontro è incruento.

I gruppi di fuoco sono penetrati nel territorio con l'intenzione di fare una strage. Uccidere quanti più avversari possibili e ritirarsi limitando le perdite all'indispensabile. Un nuovo concorrente in un affare illegale va trattato coi guanti e tutte le gentilezze.

Non hanno trovato resistenza, nessuno in strada. Si sono fatti prendere da un senso di onnipotenza, hanno marciato verso il quartier generale degli avversari. Il senso di onnipotenza è durato fino a quando uno di loro, poco dopo aver pronunciato una frase sprezzante, è svanito nel nulla.

A quel punto si sono accorti che non mancava solo lui. Hanno provato a contattare gli altri gruppi. Comunicazioni interrotte.

 

Limbo

Il luogo è un labirinto o un castello. Può essere anche un sistema di gallerie naturali. È difficile dirlo.

Sbucando da un sistema di dischi bianco-abbaglianti 10 creature atterrano sul pavimento, con vari gradi di eleganza.

Widget, tutt'ora inanimato, rimbalza sul pavimento con un suono metallico. Pete Wisdom si rialza dolorante dopo essere scivolato in maniera rovinosa.

- Amica di Kitty, vero? - scherza, accendendosi una sigaretta con una lama energetica.

Magik ghigna. - Dobbiamo organizzarci. Ci sono due entità di potenza divina che si affrontano nel Limbo. Oltre al fatto che mettono in pericolo il mio controllo su questa realtà, la loro presenza in un territorio così instabile mina le pareti che separano i mondi e sappiamo tutti quante sono le entità che non aspettano altro per estendere il loro dominio sull'universo da cui tutti proveniamo. -

- Credo – aggiunge Alistaire – che dovremmo anche chiedere il supporto dei gruppi di superumani del nostro mondo, tutti. Questi sono nemici al di sopra delle nostre potenzialità. -

- Ho già inviato un allarme di livello alpha. Temo però che la prontezza della risposta della maggior parte dei superumani disponibili sarà discutibile. Sono quasi tutti già in emergenza e le pareti del Limbo sono tutt'altro che facili da penetrare. Noi stessi eravamo quasi tutti impegnati - Adam Warlock non ha finito di materializzarsi che è già operativo. - Non so molto sugli dei oscuri che venera Belasco, ma non molto tempo fa, durante la crisi della frattura al centro di Hell's Kitchen, siamo intervenuti per bloccare un'infiltrazione nell'universo contiguo[iii]. Si stava allargando una frattura che avrebbe portato alla fusione di due universi, uno dei quali completamente infettato da questi parassiti. Durante lo scontro ho avuto accesso a parte dell'anima di una delle creature dai molti angoli e mentre mi riprendevo dalla battaglia contro il ministro degli arconti gnostici[iv] ho integrato queste informazioni. Per me è stato facile, poiché sono creature della vita. Ma lo sono in una maniera selvaggia e totalizzante, sono estremamente infettive e il loro fine ultimo è divorare tutto ciò che esiste e crescere. È essenziale che non vadano oltre il Limbo e che anzi ne vengano cacciati perché sono in grado di infettare chiunque. E bisogna intervenire qui ed ora, poiché posso affermare che c'è più di una creatura che sta cercando di approfittare della fragilità attuale delle barriere fra i mondi. Queste creature dai molti angoli, gli dei oscuri di Belasco, Chthon[v] e il Dark Dweller[vi], per quello che ne so io, hanno fatto più di un tentativo di penetrare nel nostro mondo negli ultimi mesi. Gli atlantidei sono stati attaccati da agenti di Nyarlathotep o per lo meno da creature ad esso connesse[vii] e ci sono segnali che gli arconti di Jaldabaoth, di cui non si avevano più tracce da più di un secolo, stanno tornando lentamente alla coscienza[viii]. Tutto questo negli ultimi mesi. -

La signora del Limbo attende prima di prendere la parola e la sua figura si rilassa fino a diventare quella di un'adolescente bionda, dallo sguardo quasi indifeso che indossa un costume aderente giallo e nero.

- Piombi qui con due amici e prendi il controllo della situazione, prospettandoci lo scontro con tutte le entità negative del multiverso con la stessa naturalezza con cui ci inviteresti a mangiare una pizza.

Chi credi di essere? -

Questa versione di Adam Warlock sa fare cose che sembravano impossibili per le sue precedenti incarnazioni. Adam Warlock sorride – Di voi mutanti si dice che siete troppo chiusi nel vostro ristretto universo, troppo presi dalla parte di chi salva il mondo pur essendone perseguitato. Ti rivelerò un segreto sul nostro mondo.

Tempo fa degli alieni interdimensionali, durante uno scontro coi Vendicatori, nel commentare l'atteggiamento che hanno i terrestri verso tutti o quasi i superuomini, hanno commentato “Danno la caccia ai loro eroi[ix]”.

Esci dal bozzolo, bambina, ciò che ti circonda è più grande di quello che credi, facci i conti in fretta o non dominerai mai questo regno, ne sarai dominata.

Io sono Adam Warlock, avatar della Vita, detentore della Gemma dell'Anima e indegno leader della Guardia dell'Infinito ed ho portato con me gli unici tra i miei compagni che erano alla base. Gli altri, spero, risponderanno all'allarme, come spero rispondano gli altri gruppi, ma l'urgenza era grande.

Questi sono Gamora. Alcuni la definiscono la donna più letale della galassia. A onor del vero questa definizione l'ho sentita in più di una galassia e l'ho vista perdere solo con un mio doppio malvagio dal futuro che non esiste più. Né lui né il suo universo, a dir la verità.

L'altro è Darkoth. Cyborg. Modificato più volte, la prima da Destino, la seconda dalle pozioni di Diablo, la terza in questo regno, quando era infestato di nanomacchine del Magus, il padre di Warlock, il tuo vecchio compagno di squadra (che combinazione). Ha controllato il Limbo per un periodo, anche se quando lo abbiamo tirato fuori di qui, durante il secondo inferno[x], era prigioniero. Ti basta, ragazzina? -

La signora del Limbo lotta per dominarsi, ma essere trattata dall'adolescente che in effetti è colpisce dove fa male e la costringe ad un autocontrollo che altrimenti non avrebbe.

- Sei stato chiaro. Fai parte di una piccola delegazione del gruppo più figo e invincibile del cosmo. Sei un adulto di quasi 5 anni e tutti noi dovremmo adorarti e temerti. In più sei un maschio, quindi è abbastanza normale che te la tiri e abbia un bisogno quasi incontrollabile di affermare la tua autorità.

In un altro momento contrasterei questa tua pretesa, ma adesso abbiamo problemi più urgenti. Indipendentemente dal tuo allarme, il Limbo è sotto attacco di due entità di incommensurabile potere. Senza contare la presenza di Belasco, che già da solo sarebbe un avversario formidabile.

Comportiamoci da adulti e concentriamoci sulla minaccia e su come fronteggiarla. Dunque... -

 

Stella d'oro

Catturati i gruppi di fuoco, sgominata la banda resta solo da dare un salutino ai capi. Decapitare l'organizzazione.

Rendere chiaro per tutti che l'epoca del traffico di schiavi, in questo settore della galassia, è tramontata per sempre. O per lo meno che non è più un evento occasionale incrociare un metaumano pronto a far saltare l'intero affare.

Drax il distruttore, in tutta la sua possanza, entra dalla porta principale, a passo normale.

Questa è un'agenzia apparentemente normale, ma visti gli ultimi sviluppi nessuno fa finta che un attacco non sia possibile.

Drax non è neppure del tutto sconosciuto nella Galassia. Come non lo è la sua nemesi storica, Thanos.

Che fareste voi se entrasse la nemesi di Thanos nel covo della vostra piccola impresa criminale?

Risposta sbagliata, il fatto che stiate leggendo questa storia depone a favore della vostra intelligenza e avete dato, con molta probabilità una risposta intelligente.

Questi scagnozzi dei capi dell'organizzazione non sono avvezzi ad usare l'intelligenza e si mettono a sparare.

Non deve neppure demolire un muro o muoversi. Batte le mani, tutti i vetri esplodono verso l'esterno e gli scagnozzi svengono.

Ora non facciamo quelli che cadono dal pero. I capi sono fuggiti al primo accenno di pericolo, gli scagnozzi si sono sacrificati, certi che, anche se arrestati sarebbero stati liberi in poche ore.

Gli eroi non uccidono, lo sanno tutti.

Nessuno li vedrà mai più.

Come non vedranno mai più i capi, che sono scappati si, ma attraversando porte unidirezionali per le loro celle senza processo.

Chiaramente tutto ciò si risaprà, gireranno notizie dettagliate. Verranno fatte girare ad arte. Terrorismo puro.

 

Limbo

Ancora dischi bianchi dal pavimento, ancora il paesaggio che cambia di colpo.

Il teletrasporto è comodo ma non favorisce la funzione che nella buona letteratura hanno le lunghe descrizioni dei paesaggi.

Viaggiare attraverso il limbo comprende una concezione non lineare del tempo.

Tornano con un piano pronto (un 13% di un piano, come direbbe qualcun altro) pochi minuti dopo essere partiti.

La scena in pochi minuti è cambiata radicalmente. La creatura che sembra un gomitolo di interiora pelose e zannute è avviluppata con un'altra che non è molto dissimile da un ciuffo di tentacoli violacei sormontata da una calotta cranica con due profondissimi occhi neri.

È uno scontro estremamente fisico, ma in realtà con creature del genere è difficile giudicare ed infatti in ogni punto di contatto si può individuare una scarica elettrica di un azzurro profondo.

Si, lo so che le scariche elettriche non sono azzurre, ma andateci voi a spiegarlo a due grumi di viticci interdimensionali.

Sullo sfondo una spaccatura simile a una vesica piscis (in effetti abbastanza nota nell'iconografia terrestre come il simbolo di collegamento fra due mondi) dietro il quale altre figure indistinte si ammassano per passare. Eppure anche le circostanze estreme che hanno favorito il passaggio di uno degli dei di Belasco sono limitate. Pensare che possano passare tutti senza sacrifici è davvero troppo.

Ma per chi sta li non è che questo sia un pensiero automatico. Due creature virtualmente divine si azzuffano sul terreno del limbo fra polvere e strepiti di dolore mentre poco distante c'è un varco interdimensionale che altre creature non facilmente distinguibili cercano di attraversare.

L'urgenza di impedire questo raccapricciante sviluppo si somma alla necessità di cacciare o battere le due divinità (ma chi potrebbe essere così presuntuoso da pensare di battere una creatura di livello divino? Figurarsi due. Si, lo so che c'è Adam Warlock) poi notano le microscopiche figure vicine ai due colossi. Un tizio rosso, che noi sappiamo essere alto poco meno di tre metri ma che sembra minuscolo in rapporto, sta sparando raggi di potenza inimmaginabile contro i viticci, con risultati, oggettivamente, risibili. Distante ma non molto (tutto è relativo, chiaro) un colosso porpora guida una falange di creature mostruose che attaccano ora l'uno ora l'altro senza risultati apprezzabili, tranne quando vengono inceneriti accidentalmente dalla scariche energetiche che corrono dall'una all'altra creatura.

- Bene. Sono certo che faremo la differenza.- La battuta di Pete Wisdom non sembra smuovere nessuno, tanto che nessuno ride.

- Romany e Alistaire restano qui e ci comunicano le loro valutazioni della vista di insieme. Rachel è in grado di tenerci in contato telepatico su questa distanza e loro in uno scontro diretto sarebbero sostanzialmente inutili. -

Dischi. Cambio di prospettiva.

Le creature sono davvero colossali, da vicino c'è come l'impressione di stare sotto una montagna di viticci e tentacoli.

Ed avvinghiate in questo modo è difficile scegliere chi colpire.

Problema che i nostri non si pongono neppure.

Elsa Bloodstone balza su Belasco, che colpisce con pugni di straordinaria potenza.

Molti si chiedono che allenamenti e che esperimenti ha compiuto Ulysses Bloodstone sulle figlie e quanto dei loro poteri siano dati dall'effetto della gemma sul suo metabolismo.

Ma anche no. Pochi si chiedono qualcosa, in realtà. Porsi delle domande è un'attività riservata a una quantità estremamente ridotta della popolazione. Gli altri aspettano il primo che gli da una risposta qualsiasi.

Fatto sta che il gigantesco stregone viene sbalzato via da un potente uno-due e prima che abbia il tempo di riprendersi stordito da una serie di calci in testa e al plesso solare.

Elsa ghigna. Poi viene scagliata lontano da una contrazione di un tentacolo violaceo del dio oscuro.

Il tentacolo che si è liberato per un istante viene subito azzannato da tre viticci della creatura dai molti angoli.

Il viluppo rotola lontano e dopo uno sfarfallio, al rinvenire del mago, il dio oscuro riprende consistenza.

- Non attaccate Belasco per primo, senza di lui è possibile che il dio oscuro che serve non riesca a mantenersi su questo piano e avremo contro solo una creatura dai molti angoli.

Meglio che si tengano impegnati a vicenda fino a che non troviamo il modo di cacciarli entrambi. - Alistaire Stuart chiude la comunicazione, poi aggiunge – Anche se non abbiamo la più pallida idea di come farlo, al momento. -

Gertrude Bloodstone estrae dalla sua borsa una colossale gemma rossa, incastonata su una specie di manubrio, e spara un raggio di energia. Il fatto che la scarica si comporti quasi più come un'onda che come un fascio coerente ne denuncia la probabile origine magica.

La creatura dai molti angoli non sembra quasi notare l'energia, mentre il dio oscuro ne è chiaramente infastidito. Più o meno quanto potremmo esserlo noi da una vespa.

La cosa lo irrita, comunque, tanto che strappa alcuni viticci al suo avversario.

Viticci che getta addosso ai nostri, mancandoli di poco.

Vermi zannuti di due o tre metri di lunghezza che si riprendono in fretta e assaltano Pete Wisdom.

Schegge di fiamma partono dalla punta delle sue dita e le creature avvampano e urlano, battendo in ritirata. Urla anche il viluppo di viticci zannuti, segno che non tutte le connessioni sono interrotte.

- Energia termica uno a zero. - E si accende una sigaretta nel pieno dell'azione.

Dazzler apre un lungo tentacolo in due. I viticci urlano ma il risulto finale è che dove c'era un tentacolo ora ce ne sono due.

Longshot tira una serie di lame contro il viluppo ed entrambi i contendenti mostrano di aver avvertito le ferite. Colpo fortunato oppure i danni materiali sono danni per ogni corpo fisico, non importa quanto sia potente chi lo indossa.

Gamora estrae due corte daghe che fa ruotare fra le dita fino a che non le impugna a pugnale. Pigia coi pollici i pulsanti che si trovano in cima all'elsa e interrompe l'azione del tesseratto.

L'impressione è che i pugnali si trasformino, con un effetto domino, in due colossali fucili che emettono due scariche termiche estremamente potenti. La creatura dai molti angoli avvampa e per un breve istante il dio oscuro sembra prendere il sopravvento. Un istante estremamente breve.

Darkoth muta la mano nell'arma sonica e spara un fascio di suono coerente che fa agitare entrambi i contendenti. Ma non molto.

Adam Warlock cerca di usare le conoscenze che ha assorbito dalla creatura dai molti angoli incontrata nel cancroverso. Lo spazio inizia a incresparsi attorno alle due creature avvinte in una battaglia mortale, ma nessun altro effetto sembra manifestarsi. - Mi serve altro potere – annaspa Warlock.

- Sono la signora di questo mondo e non tollero che esso sia invaso senza il mio consenso. - Magik si trasforma nella darkchild. Nel suo pieno aspetto demoniaco, con tanto di enormi corna ramificate, avvolta da una armatura sfolgorante e con la spada dell’anima fiammeggiante di luce bianca in mano. Fa come il gesto di tranciare qualcosa e in effetti i legami delle creature con il Limbo vengono recisi. Ma sono dei e per quanto possa essere potente, Magik non lo è abbastanza da cacciarli contro la loro volontà.

L’intera scena viene illuminata da un colossale uccello di fuoco mentre Rachel si alza in volo.

Il dio oscuro sembra accorgersi della telepate, infatti volta la testa e spazza il paesaggio con una potentissima scarica ottica giallo abbagliante che investe Magik, Rachel e Warlock lasciandoli in terra storditi e doloranti.

Ma la distrazione poterebbe essere stata fatale per il dio oscuro, infatti quando torna a rivolgere la sua attenzione alla creatura dai molti angoli trova che essa ha trovato migliore appiglio per le sue molte bocche e si accinge a divorare più di un tentacolo.

Con un pop e una risata folle che si diffonde per la pianura appare un papero di paglia, vestito come uno straccione[xi].

Alza la mano al cielo e un fulmine si abbatte sul groviglio di dei avvinti.

La creatura dai molti angoli avvampa di fiamme altissime che si estendono alla sua intera forma, fiamme e dolore trascendono la sezione quadridimensionale che occupa nel Limbo e la creatura è costretta a una fuga precipitosa, lasciano di nostri a fronteggiare Belasco, ancora a terra dolorante ma sveglio, e il suo dio.

- Elsa? – si sente attraverso il collegamento radio, visto che quello telepatico è caduto quando Rachel è svenuta – Con piacere, capo. – la più giovane delle sorelle Bloodstone prende un passo di rincorsa e sferra un potente calcio alla testa dello stregone rosso.

Questi rimbalza un paio di volte rotolando svenuto e crolla definitivamente al suolo.

La vesica pisces si apre lentamente dietro il dio violaceo e si richiude con violenza, lasciando alla creatura solo il tempo per afferrare il suo adoratore con un tentacolo guizzante.

Lascia sul terreno tre figure, che hanno attraversato in qualche modo il continuum e riempito il vuoto di esistenza o forse semplicemente risposto all’appello di Warlock.

- Che sviluppo rivoltante. – Afferma il gigante arancione rivolto a Mr Fantastic.

- Alysande – Sussurra Alistaire Stuart nel collegamento aperto.

 

 

Seguimos en combate

Continua su MarvelIt TeamUp 30

 



[i]Questa azione prosegue da Agents of W.H.O. (?) n° 2

[ii]Ad esempio in Marvel Knights 73

[iii]Speciale Crossover

[iv]A seguito de “La Guardia dell'Infinito” 23 e 24

[v]Vendicatori 83 e 84

[vi]Nelle avventure dei Figli della Tigre nei precedenti numeri della Guardia

[vii]Nella mini Namor di Mr.T

[viii]Vedi nota ii

[ix]Vendicatori VS JLA, e quindi in effetti fuori dalla nostra continuity

[x]Speciale Inferno2

[xi]Immagino che i più attenti si erano già chiesti “ma il papero di paglia non aveva seguito la creatura dai molti angoli?”